La danza è uguale alla danzaterapia ma differente

Marìa Fux (photo by Andrea Angeli)
La danza,


                  “madre di tutte le arti”

laddove il corpo è soggetto e protagonista; è la prima espressione artistica del genere umano.


Misteriosa ed ispiratrice, mai uguale, la danza è presente in tutte le collettività per marcare i momenti di aggregazione, per scandire il tempo del riposo o il ritmo del lavoro, per rivelarsi definitivamente come componente essenziale e insostituibile del divino, nei rituali sacri o profani e in quei luoghi e spazi in cui l'uomo sa ancora pregare danzando.

Specchio della società, del quotidiano, del pensiero, del lavoro, delle strutture motorie e dei comportamenti umani, la danza accompagna il benessere e l'equilibrio della persona risvegliando impellente il bisogno di manifestare le proprie emozioni.

La radice di verità della danza si esprime attraverso lo stato di presenza corporea. L'artista/danzatore deve esserci, deve essere presente nello spazio, nel tempo e nelle membra; ecco allora che si aprono infiniti orizzonti di ricerca, di "non sapere" e di magnifiche intuizioni.

L’uso delle potenzialità terapeutiche della danza in forma sistematica risale a tempi più recenti quando si sono sviluppate diverse forme di “danzaterapie” ossia svariati metodi che utilizzano il movimento del corpo in modi strutturati, fantasiosi, più o meno razionali o artistici. All’interno delle tipologie di “movimento-terapie” sono presenti molteplici approcci accomunati dal riconoscimento del rapporto tra mente e corpo al fine di poter intervenire mediante la danza favorendo e sostenendo la salute e lo sviluppo psicofisico dell'individuo.


Marìa Fux (photo by Andrea Angeli)


La danzaterapia,

                            "Quando la danza diventa per tutti"

si trasforma in un'esperienza globale corporea, psichica, ma soprattutto emozionale e relazionale.

                            "Quando la danza diventa per tutti"

si chiama danzaterapia.

Abbandonarsi al movimento, alla musica, al ritmo; giungere all'incontro con l'improvvisazione, con immaginazione e gioia; danzando emergono emozioni profonde e i blocchi espressivi si sciolgono.

                             "Danzando incontro l'altro, e attraverso l'altro, me stesso"

Con la danzaterapia è possibile accedere al proprio mondo interiore, esprimerlo;  l'energia vitale si risveglia, riaffiora con nuova fluidità. Il corpo si sente più comodo, flessibile; inaspettatamente aumentano i momenti di allegria, le occasioni per sorridere; è possibile che si veda il quotidiano sotto un altro punto di vista.

Per praticare la danzaterapia non è necessario avere abilità particolari o conoscenze previe ma solo tanta voglia di mettersi in gioco; lo scopo è quello di reincontrare e sviluppare le risorse di cui già disponiamo, armonizzando il corpo, la mente e il cuore attraverso la musica e il ritmo. 
Sia la ricerca di forme espressive innovative che la pratica di movimenti spontanei - sempre differenti - favoriscono il rilassamento delle tensioni ormai croniche e l'allentamento dei blocchi emozionali ad esse collegati. 
Ma tutto il potenziale terapeutico della danzaterapia si esprime attraverso l'esplorazione e il riconoscimento del "limite" del proprio corpo e nella ricerca, squisitamente creativa, della sensazione di fiducia che nasce, solo con il tempo, dall'accettazione dei limiti stessi,

                       "se accetto il mio limite, il limite si sposta"

                        i "non posso" si trasformano in "sì posso"

La danzaterapia è quindi ideale per chi non si è dato per vinto e cerca ancora un registro più libero e spontaneo di espressione e comprensione nei confronti della vita; per tutti noi che desideriamo intensamente sperimentare nuove forme di comunicazione e relazione, che apprendiamo a valorizzare il nostro corpo per sentirci in armonia con noi stessi e lo spazio in cui siamo immersi.



danzaterapia
La danza del corpo


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Il Metodo applicato (Fux) è artistico e non si basa su contenuti psicoterapeutici.

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